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Il Meraviglioso Castello di Gradara tra Letteratura, Storia e Leggenda

Alla scoperta del Castello di Gradara. Un weekend tra storia e leggenda immersi tra uno dei castelli piu belli d’italia

Il Castello di Gradara, risalente al 1150 circa, è uno dei castelli più famosi e belli d’Italia e si trova in uno dei borghi medievali storici più belli della nostra penisola. La fortezza stessa, ovvero la rocca malatestiana, è impreziosita da una cinta muraria lunga quasi ottocento metri, che la rende così particolare e unica, rispetto agli altri castelli, negli scatti che la ritraggono.

Uno dei castelli più belli d'Italia il Castello di Gradara
Foto di alex1965 da Pixabay

Perchè Visitare il Castello di Gradara?

La bellezza della rocca di Gradara è data dalla sua maestosità, in quanto essa sorge sulla sommità di una collina marchigiana, in provincia di Pesaro Urbino e il borgo che nasce ai piedi di essa è particolarmente suggestivo per i suoi colori e le sue architetture.

Il castello è stato, inoltre, la residenza di celebri famiglie nobili, passate alla storia per il loro potere: i Malatesta, gli Sforzi e i Della Rovere.

Il castello di Gradara è noto soprattutto per l’amore tra Paolo e Francesca, a cui Dante ha dedicato un canto della Cantica dell’Inferno della Divina Commedia.

Infatti, fu proprio nel Castello di Gradara che, secondo la storia, avvenne il primo incontro tra i due celebri amanti, il cui legame è diventato immortale e alcuni ipotizzano anche che, la stessa Rocca malatestiana fu anche lo scenario dell’omicidio dei due amanti da parte di Gianciotto Malatesta.

Cosa Visitare a Gradara?

Dal borgo di Gradara, si può ammirare la  splendida veduta del castello visto dal basso e la magnifica cinta muraria che lo lo cinge tutto intorno. L’intero complesso è conosciuto come Rocca Malatestiana ed è formata da un torrione centrale e delle torri angolari e nasce nel Medioevo come una fortezza di un territorio particolarmente a rischio da attacchi, in quanto molto vicino al confine.

Successivamente fu trasformato poi in una rocca destinata a diventare la residenza della nobile famiglia dei Malatesta

Visitare il Castello di Gradara è un vero e proprio tuffo nel passato ed è sicuramente un must per tutti gli amanti dei castelli, delle leggende e dei percorsi storici, per tutti quelli a cui entusiasma l’idea di fare un tuffo nel passato ed immergersi in un’atmosfera medievale e cavalleresca per immaginare quanto potesse essere diversa la vita in un’altra epoca.

Arrivati al borgo, si può percorrere il ponte levatoio che introduce il visitatore al cortile antistante alla torre centrale del castello, ovvero il Mastio.

Le stanze che la rocca custodisce e che sono accessibili ai curiosi, sono numerose: degne di nota sono la Sala delle Torture, il Camerino di Lucrezia Borgia, la Camera del Cardinale, la Sala del Consiglio e infine, la più visitata e richiesta: la Camera di Francesca.

All’interno della fortezza, inoltre, è d’obbligo ammirare gli affreschi incantevoli di Amico Aspertini e la pala d’altare di Giovanni Santi, padre di Raffaello Sanzio.

Quando visitare?

Il Castello di Gradara può essere visitato tutti i giorni, ad orari diversi, a partire dalle 8:30 fino alle 18:30,  tranne i giorni festivi del 1 gennaio e 25 dicembre.

Il prezzo dei biglieti va da 8€ (biglietto intero) e 4€ per i ragazzi provenienti da paesi europei con età compresa tra i 18 e 25 anni  e per gli insegnanti delle scuole pubbliche, mentre l’ingresso è gratuito per i cittadini italiani minori di 18 anni.

Il periodo ideale per visitare il castello è in estate, preferibilmente nel mese di luglio, in quanto proprio la terza domenica del mese si svolge, nel borgo, la rievocazione dell’Assedio al Castello avvenuta nella seconda metà del 1400.

Il periodo di Natale è anche un momento congeniale, durante il quale nella rocca si crea una particolare atmosfera magica e incantata oppure nel giorno di San Valentino, quando il borgo viene riempito di cuori, in onore di Paolo e Francesca.

Si consiglia di trascorrere un’intera giornata a Gradara e intrattenersi fino a tardi per ammirare la veduta del castello fra le colline, soprattutto al tramonto, dalla rocca, o meglio ancora dal borgo per poter fotografare la fortezza al tramonto.

Si consiglia di intrattenersi anche la sera, per poter vedere la rocca illuminata da luci installate appositamente per esaltare la sua fisionomia.

Cosa fare durante la visita?

Le meravigliose mura del Castello di Gradara
Foto di Gianni Crestani

Da non perdere è la visita della cinta muraria che si estende tutto intorno al borgo di Gradara. E’ possibile infatti percorrere i cammini di ronda per un piccolo tratto, da cui si può osservare le mura da vicino in tutti i loro particolari, come la merlatura.

La passeggiata è molto caratteristica ed è un modo per ricalcare i passi delle antiche sentinelle di guardia del castello.

Il borgo con i suoi vicoli e stradine è da percorrere in lungo e in largo e per le coppie, e non solo, si consiglia di imboccare la via dell’amore, pensata appositamente per rendere particolarmente romantica la visita a Gradara.

Infine, per gli amanti dell’arte, ricordiamo che all’interno del borgo, vi sono delle chiesette che custodiscono preziosi cimeli, come la Chiesa del Santissimo Sacramento che accoglie una pala che si pensa appartenga al celebre Cimatori e la Chiesa di San Giovanni che custodisce invece un crocifisso che sembra cambiare espressione a seconda della posizione dell’osservatore.

Il Territorio Circostante al Castello di Gradara

Per chi vorrebbe recarsi a Gradara per un weekend, ricordiamo che nelle immediate vicinanze, ci sono altri luoghi di interesse da non perdere, per questo motivo è un ottima idea di viaggio per conoscere anche il territorio vicino.

A circa 30 km,  nelle zone limitrofe al castello, ci sono tre mete, tre città da visitare assolutamente da non perdere.

Pesaro

A 15 km dalla rocca di Gradara, vi è la città di Pesaro, che è nota principalmente per essere stata la città natale di Gioacchino Rossini, il famoso compositore italiano.

Infatti a Pesaro è possibile visitare la casa natale del compositore, divenuta oggi museo nazionale, il magnifico teatro Rossini, in aggiunta alle numerose attrazioni e mete di interesse come il Duomo, il Palazzo Ducale e per ultima, non per importanza, la Palla di Pomodoro, che è stata collocata sul lungomare, a cui è stata intitolata ormai da diversi anni, la bandiera blu per il suo meraviglioso mare.

Fano

Fano si trova a 30km di distanza dall’antico borgo di Gradara ed è nota come “la città della fortuna”, nome che nasce dall’antico Tempio romano della Fortuna che secondo la storia è stato all’origine della costruzione della città.

Una passeggiata a Fano diventa un obbligo per gli amanti dei borghi e della storia, in quanto è possibile ammirare la Fano sotterranea, vedere le Mura storiche e passare sotto l’Arco di Augusto. Una esperienza che vi lascerà pienamente soddisfatti.

Urbino

Un’altra meta da non perdere, vicino al Castello di Gradara, a 33 km di distanza, è la città di Urbino, nota per il suo Palazzo Ducale, il Duomo, le numerose chiese, i vicoli caratteristici e l’Oratorio di San Giovanni, che è considerato un vero e proprio capolavoro del Rinascimento.

Urbino è anche nota per essere il luogo di nascita del celebre pittore Raffaello Sanzio che ha ritratto i più noti nobili del tempo ed è stato l’autore degli appartamenti papali di Papa Giulio II della Rovere.

Dove Mangiare al Castello di Gradara?

E dopo una bella visita tra le mura di questa fantastico castello quale cosa migliore di un buon pasto tipico della zona? I ristoranti che consigliamo a Gradara, per trascorrere qualche ora di relax e per gustare i sapori tipici marchigiani, sono:

il Ristorante Il Bacio (Via Roma, 8, 61012 Gradara – Tel. 0541 964024 – Sito web) , estremamente noto nella zona, per i suoi piatti con eccellenze locali. I piatti sono curati nel minimo dettaglio nella loro estetica e regalano sapori unici e indimenticabili ai clienti. 

Osteria il Gufetto (Via Cappuccini, 9, 61012 Gradara – Tel. 0541 964127 – Sito web) è un altro luogo per gli amanti dei cibi locali, soprattutto per i più ghiotti di dessert, salumi e pasta fatta a mano.

Non poteva mancare, La Tavernetta Paolo e Francesca (Via Umberto I, 24, 61012 Gradara – Tel. 333 196 9263 – Sito web), a due passi dal castello, caratteristica per i suoi piatti e soprattutto per i prodotti locali: piadina, squaqquerone, ravioli e tortellini.

Dove Dormire a Gradara

Le possibilità di alloggio a Gradara sono di diversi tipi e per tutti i gusti:

l’Hotel La Loggia Emporio ( Via Dante Alighieri, 2, 61012 Gradacambio gestionera – Tel.  0541 964154), molto caratteristico in quanto la reception della struttura si trova proprio nell’Emporio, dove si viene accolti da un’atmosfera magica e dai sapori marchigiani tipici, all’interno di una vera e propria cantina di vino con bottiglie d’annata.

Inoltre il Bed&Breakfast Dimora Malatesta, che si trova dirimpetto al Teatro Comunale, con numerose stanze, è dotato di un’ampia cucina e bagno con doccia e idromassaggio e tante altre strutture.

Cenni Storici del Castello di Gradara

La storia del Borgo di Gradara è indissolubilmente legata alla figura di Francesca da Rimini e Paolo Malatesta, in quanto si narra che il loro amore sia nato proprio tra le mura del Castello.

I due provenivano da due delle famiglie più potenti della zona: i Malatesta e i da Polenta, che, dopo essere stati per lungo tempo nemici, decisero di allearsi e di sancire l’unione delle due famiglie attraverso il matrimonio dei propri figli.

Gli eredi delle due famiglie erano la giovane Francesca da Polenta e il vecchio e malformato Gianciotto Malatesta, che nacque con una menomazione fisica che lo condannava ad avere un’andatura claudicante.

Proprio a causa di questa malformazione fisica e l’aspetto rozzo, la famiglia Malatesta decise di inviare il fratello del futuro sposo Gianciotto, ovvero Paolo Malatesta, che la giovane de Polenta scambiò per il suo consorte.

Storicamente, non è ben nota la vera vicenda dei fatti, ciò che è certo è che il matrimonio fu d’interesse per entrambe le famiglie e che la giovane Francesca si innamorò del cognato Paolo e ciò scatenò la furia omicida del vecchio Gianciotto.

Cenni Letterari

“Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse” chi non ha mai sentito questa celebre frase dantesca, forse proprio una delle più famose delle tre cantiche? Si tratta di una citazione, ripresa dal verso numero 137 del Canto V dell’Inferno di Dante, diventata ormai, oggi, di uso corrente per indicare cosa ha fatto scoccare la scintilla in una relazione d’amore. 

Il Quinto canto dantesco, anche noto come “il canto di Paolo e Francesca”, è uno dei più belli e più forti, dal punto di vista emotivo, non solo per il lettore, ma anche per lo stesso Dante.

Infatti al termine dello stesso, anche Dante viene mosso da un pathos così profondo che culmina in un mancamento, con il quale conclude la cantica (“sì che di pietade; io venni men così com’io morisse.”).

Il canto, che ha reso i due amanti celebri nella storia e immortali fino ai giorni nostri, è dedicato ai lussuriosi, cioè coloro che antepongono l’amore carnale a quello per Dio ed è localizzato nel secondo cerchio infernale.

La legge del contrappasso che vige nel girone infernale trasforma la scelta di di vivere travolti dalla pura passione, nella condanna a vivere all’interno di una bufera infernale, che li sospinge in lungo e in largo per tutto il girone.

Dante e Paolo e Francesca

Dante, accompagnato da Virgilio, all’interno del girone infernale, è colpito dalla visione di due anime, che sono proprio Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, i quali dichiarano che “Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi a vita ci spense” dice Dante, ovvero questo amore che li travolse, causò la loro morte per mano di Gianciotto Malatesta, fratello di Paolo e sposo di Francesca.

Dante, curioso dall’energia trasmessa da queste due anime, indaga sul loro sentimento e Francesca gli racconta come avvenne e qui la celebre frase che ha reso i due amanti immortali nella storia, ovvero “galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse”.

Fu proprio un libro romanzesco a far scattare la passione tra i due amanti, libro che narrava l’amore tra Lancillotto e Ginevra e l’autore, di nome Galehaut, viene italianizzato in Galeotto.

L’amore tra Paolo e Francesca è rimasto nella storia ed è stato ripreso più volte da diversi autori, non solo Dante, ma anche D’Annunzio e tanti altri.

L’interesse mossa da questa storia d’amore ha reso il Castello di Gradara un luogo di spicco per gli amanti della letteratura, dei viaggi romantici e della storia, rendendolo una delle mete più visitate in Italia.