Alla scoperta della Toscana: passeggiare a Siena
“Scoprire la Toscana” ormai quasi uno slogan che ha perso almeno in parte il suo vero senso, ovvero trovare qualcosa di nuovo e inaspettato in questa bellissima regione.
La Toscana è famosa per le bellissime città d’arte come Firenze, Arezzo, Siena e così via. Ognuna di queste ha un lato nascosto, una personalità timida per così dire, che si mostra solo a chi ha l’occhio attento, allenato o per chi se le lascia presentare.
Ad esempio Siena (visita il sito dell’ufficio del turismo), è una città bellissima che rispetto alle altre ha dimensioni più raccolte e quindi si presta di più anche per weekend in Toscana. Siena, proposta capitale delle cultura 2019, può essere sì percorsa dalla via centrale, conosciuta come “Il Corso”, via che ospita grandi negozi ed è fondamentalmente il cuore pulsante della vita della città insieme a Piazza del Campo; ma per andare oltre, per approfondire la conoscenza della città, per gli aneddoti che la contraddistinguono o per le storie di cui è stata teatro bisogna addentrarsi nei vicoli, nelle stradine che si spartiscono le famose 17 contrade che si affrontano nei due Pali annuali. Nello spirito del turismo slow, è bello poter incontrare una Siena diversa, vista con lentezza e che si scopre passo passo anche agli occhi di chi non la conosce ancora.
Anche i principali centri del turismo senese, come il Palazzo del comune, il Duomo o il complesso museale del Santa Maria della Scala nascondono un mondo tutto loro. Proprio accanto al duomo ad esempio svetta una parete solitaria che a Siena chiamano “il Facciatone”. Questo moncherino rimane l’unico simbolo del progetto architettonicamente più ambizioso mai pensato a Siena. Nel 1339, infatti, l’attuale Duomo doveva diventare solo un transetto dell’immenso complesso della Chiesa, e al tempo, in teoria, la più grande di tutta la cristianità. Questa volontà di grandezza venne stroncata dall’arrivo della peste, che insieme a molte vite si portò via anche i soldi per la costruzione.
Anche le campagne che circondano questa città si colorano di storie e posti inaspettati. Ad esempio, lo sapevate che proprio in Toscana, nelle campagne a sud di Siena c’è un deserto? Il piccolo deserto di Accona, nel bel mezzo delle Crete Senesi è un tripudio di argilla, che proprio per la sua conformazione geologica naturale non è un buon terreno per la produzione agricola ma che crea dei paesaggi da cui difficilmente non si rimane impressionati. Tutta la zona della Val d’Orcia e delle Crete permette di allontanarsi dai principali centri del turismo e cercare nei profili ondulati del paesaggio un’altra vocazione di questa regione.
Poco lontano da Buonconvento, un piccolo borgo che ha visto il passaggio e il momento più buio dell’imperatore Arrigo VIII di Lussemburgo nel 1313, nel suo agriturismo potrete incontrare Mario Nardi, un “rustico” artista della zona e ammirare le opere con cui ha popolato giardino e dintorni dando dimora a creature meccaniche, composte da pezzi di macchine agricole di recupero. Si tratta di opere particolari, in grado di mostrare il sorriso tra un bullone e un ingranaggio e affascinarvi in modi inaspettati.