Partire per un safari in Kenya
Il Kenya è senza dubbio la culla del Safari. Chi decide per una vacanza in Kenya dovrebbe sapere che si tratta di una destinazione non propriamente da vacanza al mare e, anche volendo comunque inserire qualche giorno di relax in spiaggia, il Kenya rimane comunque il paese delle sterminate savane e dei suoi animali ed è per questo che si dovrebbe decidere di andare.
“Safari” è un termine che deriva dallo Swahili e significa “viaggio”. Da tempo immemore è associato a battute di caccia di celebri personaggi come Karen Blixen o anche Hamingway: un tipo di safari che, anche se ricordato con ammirazione, in realtà portò allo stermino della fauna selvatica.
Oggi dell’epoca colonialista, fortunatamente, rimane ben poco e in quel poco c’è anche un’espressione utilizzata per chiamare le prede più pericolose: i “Big Five” cioè il leone, il leopardo, l’elefante, il rinoceronte ed il bufalo.
Ancora oggi sono proprio i big five le vere celebrità della savana che attirano il pubblico dei safari.
Principalmente nella savana i safari sono affrontati sotto forma di Game Drive: escursioni in auto con l’assistenza di ranger o di una guida, ma ci possono essere anche safari a piedi, anche se più rari, o ancora in mongolfiera o in barca.
Come organizzare un safari in Kenya?
1- In primo luogo dovete scegliere l’itinerario del safari. L’itinerario può dipendere da vari fattori. Ad esempio dovete considerare il tempo a disposizione, gli animali che volete vedere e come volete spostarvi. Se siete interessati ad i Big Five il punto di partenza ideale è il Masai Mara che può essere abbinato ai laghi della Rift Valley e magari anche ai Tree Hotel degli altopiani centrali. Se invece per gli spostamenti optate per l’aereo, vi potreste permettere di prolungare il safari all’Amboseli National Park e alle riserve di Samburu e Buffalo Spring.
2- Quando andare in Kenya per un safari? Il periodo migliore, a detta di chi l’ha provato, è quello della migrazione degli gnu che si spostano dalla Tanzania al Masai mara a partire da fine luglio. Qualsiasi momento tra agosto e metà ottobre risulta perciò favorevole anche se, essendo l’alta stagione, il parco è sicuramente più affollato che in altri periodi. Per l’Amboseli invece il periodo migliore sembra essere la stagione secca tra ottobre e novembre.
3- Scegliere il tipo di safari, invece, è un altro punto fondamentale. In aereo o in jeep, da soli o in gruppo, in tenda o in un resort: tutto può influenzare il vostro soggiorno come anche i costi della vostra vacanza in Kenya. Logicamente un safari in gruppo, in fuoristrada ed in tenda è l’alternativa più economica rispetto a quello che viene effettuato con spostamenti privati in aereo e soggiorno in lodge. Tutto dipende comunque da quello che cercate: spostarsi in aereo può essere più comodo, ma può distaccare dall’ambiente; stare in campeggio è sicuramente più faticoso, ma mette molto di più a contatto con la natura.
4- Potete optare per il totale fai da te o rivolgervi ai tour operator dipende dal tipo di viaggiatori che siete. Il viaggio fai da te vi permette di costruire la vostra vacanza a modo vostro inserendo parchi e spostamenti come li avete studiati. Rivolgersi ad un tour operator vi permette di scegliere tra pacchetti preformati senza occuparvi di tutta la burocrazia né dei cavilli tra uno spostamento e l’altro, ma comunque vi porterà in tappe prestabilite. Nessuna delle due opzioni è sbagliata. Potreste anche decidere di andare la prima volta con un tour operator, poi presi dal “mal d’Africa” decidere di tornare approfondendo la visita con un fai da te.
5- Se state organizzando un fai da te considerate che tutti i parchi hanno biglietti d’ingresso neanche troppo economici e che possono arrivare anche a 60$ per 24 ore per persona,e a volte si deve anche un pedaggio per l’auto. In genere il pagamento nei parchi è in dollari o scellini, ma per alcuni parchi (Amboseli e Tsavo) si è introdotto anche un sistema di carte prepagate che si acquista anticipatamente a Nairobi presso la sede del KWS.
6- Cosa indossare per un safari? Sembra stupido, ma l’abbigliamento adatto per un safari è un abbigliamento comodo e con colori naturali (che attirano meno gli insetti). La quantità di vestiti da portare è naturalmente da valutare: se siete in un lodge potete permettervi di lavare qualcosa da soli o in lavanderia, se siete in campeggio è più difficile sicuramente. Se il vostro safari è in fuoristrada non avete bisogno di scarpe particolari, ma comunque un paio di scarponcini da trekking possono essere la soluzione ideale per tutto. Portate poi sempre un capo pesante per la sera ed una giacca a vento (anche se leggera può proteggere di notte)
Ultimo consiglio è quello di portare con voi un Binocolo: qualsiasi tipo di safari scegliate il binocolo vi aiuterà nell’avvistamento degli animali.