Unesco: i nuovi patrimoni dell’umanità
Castelli incantati, biodiversità, montagne invalicabili, deserti infiniti e molto altro ancora sono parete dei nuovi scenari inseriti quest’anno nella lista dei patrimoni dell’umanità da parte dell‘Unesco.
Abbiamo indagato per scoprire quali sono alcune di queste new entry, che grazie alla loro bellezza sconvolgente sono entrati di diritto in questa ormai famosa classifica mondiale:
Il Deserto del Namib (Namibia)
Un nome che è tutto un programma, la sua traduzione significa “vasto”, può essere descritto in mille maniere diverse ma tutte le parole del mondo non basterebbero a rendere l’idea della desolante sensazione di enormità che da questo luogo scaturisce. La sua immensa distesa di sabbia giunge sino all’Oceano Atlantico, creando un miraggio di colori, all’orizzonte, in cui il giallo della sabbia si fonde inverosimilmente con il blu del mare.
Il Vulcano Etna (Italia)
Una delle più grandi forze della natura di casa nostra, considerato il Vulcano a forma conica più attivo dell’intero pianeta. Con la sua imponenza sovrasta la stupenda città di Catania, molto spesso sulle prima pagine dei giornali di tutto il mondo per il suo “carattere”focoso, le sue eruzione e le sue colate di lava sono uno spettacolo inquietante dalla quale è impossibile togliere gli occhi di dosso.
La Riserva della Biosfera El Pincante y Gran Desierto de Altar (Messico)
LO stato messicano più a nord, si trova infatti sulla terra che confina direttamente con l’Arizona, una zone desertiche meno conosciute e attraversate dall’uomo di tutto il mondo. Un luogo diviso nettamente in due, da una parte le enormi dune di sabbia (alcune sfiorano persino i 200 metri di altezza) del Gran Deserto de Altar, dall’altra un valle do spadroneggia il suggestivo vulcano Pincate.
Il Monte Fuji (Giappone)
La cima più alta di tutto il Giappone, una montagna che svetta incontrastata sulla capitale, Tokio. Nell’immaginario collettivo di ognuno di noi non esiste raffigurazione panoramica della città senza il Fuji a fargli da cornice. Un luogo da tutti i giapponesi considerato sacro, per questo motivo meta di pellegrinaggio ambita da molti avventurieri, è proprio questo legame spirituale fra il monte ed il popolo giapponese che ha pesato nelle decisioni dell’Unesco.
I Forti del Rajasthan (India)
L’inserimento di questo sito come patrimonio dell’umanità, rappresenta un vero e proprio omaggio all’antica cultura Rajput, un popolo che dominava queste terre fra molti secoli fa. Impossibile riuscire a capire come sia possibile che, tanti anni or sono, sia stato possibile costruire delle fortezze del genere, pensate che alcune hanno una circonferenza di circa 20 Km.
Il Parco Nazionale del Pamir (Tagikistan)
Un autentica meraviglia che si trova all’interno di una delle più piccole repubbliche dell’Asia centrale. Con i suoi maestosi monti dove anche Marco Polo narra di essere passato, una terra dura e selvaggia che si estende per più di 25.000 Km, dove nonostante le avversità climatiche si trovano molte specie rarissime di fauna selvatica come il bellissimo leopardo delle nevi.
Le ville e i giardini medicei (Italia)
Tutti sanno della magnificenza della famiglia dei Medici al tempo del rinascimento, basta pensare al nome del suo maggiore esponente, Lorenzo il Magnifico. Un famiglia che faceva dell’eleganza e del fasto delle loro dimore un punto fermo, va da se come queste dodici ville e duo giardini, siano stati considerati patrimonio dell’umanità. Costruite fra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, costituiscono una grande espressione dello stile rinascimentale, le più belle si trovano vicino Firenze ma ce ne sono diverse lungo tutta la Toscana.